Sono tanti gli anni che ho vissuto fra i banchi, conoscendo tanti alunni con cui ho condiviso ansie, speranze, penetrando il loro vissuto ed invece di stancarmi, mi sento sempre più contagiata dal “sano virus” del fare scuola.
Ciò mi ha indotto ad aprirmi al confronto anche con altre situazioni, sperimentando nuovi contesti scolastici, per “entrare” da docente esterna in scenari diversi da quelli vissuti nel mio quotidiano. Spinta da ciò, dopo aver effettuato plurime attività in molti PON, intervenendo sulle competenze della lingua madre, sono arrivata alla Baccelli caricata dal consueto interesse, come mi capita ogni volta che mi impatto in “sguardi” nuovi.
Sin dal primo incontro organizzativo, convocato dal Dirigente, mi sono resa conto della totale efficienza di questa istituzione scolastica, in quanto ho potuto, nell’immediato, cogliere la mission educativa e formativa che sta a fondamento in ogni soggetto della Baccelli, come elemento vivo e propulsivo, assai lontano da vuoti formalismi.
Che tutto ciò fosse autentico e non mera impressione estemporanea, l’ho potuto riscontrare e verificare nel momento in cui ho conosciuto il gruppo dei corsisti, ragazzi assai motivati e seri che, si vede, risentono favorevolmente del sano contesto in cui si stanno formando.
Mi sono sentita, in ogni incontro, gratificata e felice perché ciò che avevo programmato nel progetto inviato alla scuola, diventava fatto concreto; nulla si è vanificato di quanto preventivato e se è stato possibile, lo si deve a loro: gli alunni. Essi sono stati i veri protagonisti del PON ed io, affiancata da due validissime docenti interne, ho visto compiersi “il miracolo” di vederli all’opera.
Volevo che cogliessero la valenza del testo poetico che, nel suo insieme si presenta come intessuto da trame fitte di sonorità, musicalità, rime che danno suoni carichi di significati, fino poi a saper “fare poesia” ed insieme ci siamo riusciti. Non era né facile, né scontato, ma io sapevo che, fornendo gli stimoli giusti, si potevano alimentare sentimenti forti che, uniti alla consapevolezza delle tecniche sottese alla poesia, potessero dare risultati credibili.
Infatti, proponendo alcune poesie di Ungaretti, Pascoli,Levi, De Andrè ed di altri importanti poeti del Novecento, non solo abbiamo affrontato temi di rilievo come la guerra o l’annullamento dell’individuo e della sua dignità umana o della bellezza della natura, ma ci siamo anche introdotti, immergendoci nel testo poetico, per coglierne la struttura e la sua peculiare bellezza. I ragazzi, quando sono stati sollecitati a comporre poesie, hanno risposto con entusiasmo, mostrando capacità ed anche competenze molto soddisfacenti. Hanno rivissuto i temi trattati, rivisitandoli alla luce delle proprie intime emozioni, muovendo le proprie corde, in un connubio perfetto, dove il razionale ha saputo sapientemente coniugarsi con l’emozionale. In pochi versi, tutti i ragazzi, tutti non uno in meno, hanno riversato un pezzetto del loro cuore che ora pulsa in questo PON, insieme al mio…
Pina Esposito
lunedì 17 maggio 2010
domenica 9 maggio 2010
La relazione dell'esperto, Anna Cristina Crescenzi
GRANDE SUCCESSO AI PON
DELLA SCUOLA MEDIA “G. BACCELLI”
La Scuola Media “G. Baccelli” di Sarno, anche quest’anno, ha aderito al Piano Integrato 2007-2013, organizzando corsi in orari extracurriculari volti a migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei propri alunni in materie chiave quali italiano, matematica, lingue straniere e informatica. In qualità di esperta dell’Obiettivo C Azione 1 ho svolto il corso di Italiano Comprendere e Comunicare per un totale di 25 ore.
Sebbene in passato abbia svolto tanti corsi simili ma con allievi più grandi, questa esperienza con alunni di II media è stata molto positiva e mi ha arricchito tantissimo; i corsisti hanno lavorato sempre con grande partecipazione, interesse e desiderio di migliorare la loro preparazione di base; la loro frequenza è stata sempre molto assidua così come l’entusiasmo che ha accompagnato costantemente le lezioni. Tutto il percorso didattico si è svolto in maniera efficiente grazie alla disponibilità e competenza del Dirigente Scolastico, prof. Mancusi che ha messo a nostra disposizione tutte le attrezzature della scuola, all’impegno e allo spirito di collaborazione profuso dai tutor d’aula prof.ssa Gorga M.Antonietta e prof.ssa Bilotta Filomena e alla grande professionalità del facilitatore prof. Giuseppe Guidone e del valutatore prof.ssa Annamaria Manfredonia che hanno collaborato con noi esperti per rendere il nostro lavoro sempre più proficuo e pienamente rispondente ai bisogni degli alunni.
Sono state utilizzate sia lezioni frontali per dare informazioni e presentare gli argomenti per linee generali che esercitazioni pratiche nei laboratori di informatica in cui gli alunni hanno familiarizzato con i più moderni sussidi tecnologici quali ad esempio il computer e la nuovissima lavagna interattiva dalla quale sono stati tratti ulteriori approfondimenti da internet. Sono stati svolti anche esercizi ludici per far apprendere meglio, attraverso il gioco, gli argomenti trattati.
Gli alunni si sono mostrati molto entusiasti, tanto che in un questionario finale, somministrato allo scopo di raccogliere informazioni sul gradimento dei vari percorsi e sulle attività svolte, hanno dichiarato la loro disponibilità a partecipare in futuro ad iniziative simili, a testimonianza del fatto che vogliono una scuola che li renda protagonisti e partecipi, che li entusiasmi, che sia sempre più aperta all’Europa e che specialmente sia al passo coi tempi.
L’esperto
prof.ssa Anna Cristina Crescenzi
DELLA SCUOLA MEDIA “G. BACCELLI”
La Scuola Media “G. Baccelli” di Sarno, anche quest’anno, ha aderito al Piano Integrato 2007-2013, organizzando corsi in orari extracurriculari volti a migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei propri alunni in materie chiave quali italiano, matematica, lingue straniere e informatica. In qualità di esperta dell’Obiettivo C Azione 1 ho svolto il corso di Italiano Comprendere e Comunicare per un totale di 25 ore.
Sebbene in passato abbia svolto tanti corsi simili ma con allievi più grandi, questa esperienza con alunni di II media è stata molto positiva e mi ha arricchito tantissimo; i corsisti hanno lavorato sempre con grande partecipazione, interesse e desiderio di migliorare la loro preparazione di base; la loro frequenza è stata sempre molto assidua così come l’entusiasmo che ha accompagnato costantemente le lezioni. Tutto il percorso didattico si è svolto in maniera efficiente grazie alla disponibilità e competenza del Dirigente Scolastico, prof. Mancusi che ha messo a nostra disposizione tutte le attrezzature della scuola, all’impegno e allo spirito di collaborazione profuso dai tutor d’aula prof.ssa Gorga M.Antonietta e prof.ssa Bilotta Filomena e alla grande professionalità del facilitatore prof. Giuseppe Guidone e del valutatore prof.ssa Annamaria Manfredonia che hanno collaborato con noi esperti per rendere il nostro lavoro sempre più proficuo e pienamente rispondente ai bisogni degli alunni.
Sono state utilizzate sia lezioni frontali per dare informazioni e presentare gli argomenti per linee generali che esercitazioni pratiche nei laboratori di informatica in cui gli alunni hanno familiarizzato con i più moderni sussidi tecnologici quali ad esempio il computer e la nuovissima lavagna interattiva dalla quale sono stati tratti ulteriori approfondimenti da internet. Sono stati svolti anche esercizi ludici per far apprendere meglio, attraverso il gioco, gli argomenti trattati.
Gli alunni si sono mostrati molto entusiasti, tanto che in un questionario finale, somministrato allo scopo di raccogliere informazioni sul gradimento dei vari percorsi e sulle attività svolte, hanno dichiarato la loro disponibilità a partecipare in futuro ad iniziative simili, a testimonianza del fatto che vogliono una scuola che li renda protagonisti e partecipi, che li entusiasmi, che sia sempre più aperta all’Europa e che specialmente sia al passo coi tempi.
L’esperto
prof.ssa Anna Cristina Crescenzi
venerdì 7 maggio 2010
Le poesie: "Notte in un sogno di pace"
Notte in un sogno di pace
In una notte di pace
sognando in serenità
apparve un lampo che
squarciò il cielo buio;
la luna sparì
dietro le nuvole.
Sembrava che stesse
per piovere
quando ad un tratto
le nuvole scomparvero:
si ritornò a sognare
in pace fra le stelle
Antonella Tortora
In una notte di pace
sognando in serenità
apparve un lampo che
squarciò il cielo buio;
la luna sparì
dietro le nuvole.
Sembrava che stesse
per piovere
quando ad un tratto
le nuvole scomparvero:
si ritornò a sognare
in pace fra le stelle
Antonella Tortora
Le poesie: "L'estate"
L’estate
L’ebbrezza di quei caldi
pomeriggi d’estate
mi fanno ricordare
il dolce suono del mare
Il rumore delle onde
mi fa venire voglia
di nuotare.
Così mi lascio trascinare
da questi bei pensieri
Mafalda Monteleone
Seconda B
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L’ebbrezza di quei caldi
pomeriggi d’estate
mi fanno ricordare
il dolce suono del mare
Il rumore delle onde
mi fa venire voglia
di nuotare.
Così mi lascio trascinare
da questi bei pensieri
Mafalda Monteleone
Seconda B
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Le poesie: "Sensazione"
Sensazione
Era la fine di una lunga stagione
Ormai i colori sgargianti,
le dolci camminate
non avevano più senso.
La vita aveva perso
sensazioni…
Tutto era opaco e triste:
il cruento colore che
dava un senso alla giornata
si sarebbe trasformato
in un gelido freddo
che avrebbe dissolto tutte
le sensazioni.
L’erba candida avrebbe
dato spazio alla triste
giungla d’asfalto;
ormai, la vita aveva perso
ogni senso….
Giuseppe De Filippo
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Era la fine di una lunga stagione
Ormai i colori sgargianti,
le dolci camminate
non avevano più senso.
La vita aveva perso
sensazioni…
Tutto era opaco e triste:
il cruento colore che
dava un senso alla giornata
si sarebbe trasformato
in un gelido freddo
che avrebbe dissolto tutte
le sensazioni.
L’erba candida avrebbe
dato spazio alla triste
giungla d’asfalto;
ormai, la vita aveva perso
ogni senso….
Giuseppe De Filippo
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Le poesie: "La primavera"
La Primavera
Il profumo della
Primavera
i fiori che germogliano
il cinguettio degli uccelli
la freschezza dell’aria
il sole caldo e luminoso:
io sogno…
De Filippo Federica
Seconda D
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Il profumo della
Primavera
i fiori che germogliano
il cinguettio degli uccelli
la freschezza dell’aria
il sole caldo e luminoso:
io sogno…
De Filippo Federica
Seconda D
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Le poesie: "Alba"
Alba
Cammino nel buio senza motivo
in attesa del’alba che
ristora
dopo gli incubi notturni
Adiletta Simone
Seconda B
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Cammino nel buio senza motivo
in attesa del’alba che
ristora
dopo gli incubi notturni
Adiletta Simone
Seconda B
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Le poesie: "Per te"
Per te
Per te trovo parole belle
per te che mi ami
senza mai nulla chiedere:
per te darei la vita
per te vivrei a lungo.
Te lo meriti:
tu che quando sto male
mi accarezzi e mi fai rallegrare
togliendomi il dolore che mi prendeva.
Per te che quando sono sola
mi fai compagnia
per te che nelle difficoltà mi aiuti.
Mai ti ho detto di volerti bene:
te lo dico ora:
ricordatelo in ogni ora…
Francesca Dolgetta
Seconda C
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Per te trovo parole belle
per te che mi ami
senza mai nulla chiedere:
per te darei la vita
per te vivrei a lungo.
Te lo meriti:
tu che quando sto male
mi accarezzi e mi fai rallegrare
togliendomi il dolore che mi prendeva.
Per te che quando sono sola
mi fai compagnia
per te che nelle difficoltà mi aiuti.
Mai ti ho detto di volerti bene:
te lo dico ora:
ricordatelo in ogni ora…
Francesca Dolgetta
Seconda C
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Le poesie: "L'amore"
L‘amore
Il sole ardente riscalda
il cuore
con una sensazione
dolce
che penetra il corpo
Mi prende come un brivido
che accende la scintilla
che fa scoppiare l’amore
Biagio Viscardi
________________________________________
L’Amore
Guardo fuori dalla finestra
la vita non è più la stessa.
Le nuvole, le stelle, il sole,
mi fanno pensare
all’amore.
Ma, da quando, mi hai
abbandonata
in me
non c’è altro
che dolore
Wanda Cordasco
Seconda B
________________________________________
L’amore
La coincidenza ci farà incontrare
e chiamalo destino quel percorso
naturale
che consente a due puntini
dentro l’universo
di raggiungere la strada
che illumina d’immenso.
La confidenza mischierà le carte
tanto da non far capire mai
qual è il punto di confine.
Questo è il senso d’innamoramento
già perfetto;
questo è il punto da cui inizia
tutto quanto.
Mi sento appesa ad un filo
in mezzo ad un temporale,
ed aspetto
che a salvarmi
passi tu.
Non posso sognarti:
voglio viverti davvero.
Ilenia Baselice
Seconda B
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Il sole ardente riscalda
il cuore
con una sensazione
dolce
che penetra il corpo
Mi prende come un brivido
che accende la scintilla
che fa scoppiare l’amore
Biagio Viscardi
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L’Amore
Guardo fuori dalla finestra
la vita non è più la stessa.
Le nuvole, le stelle, il sole,
mi fanno pensare
all’amore.
Ma, da quando, mi hai
abbandonata
in me
non c’è altro
che dolore
Wanda Cordasco
Seconda B
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L’amore
La coincidenza ci farà incontrare
e chiamalo destino quel percorso
naturale
che consente a due puntini
dentro l’universo
di raggiungere la strada
che illumina d’immenso.
La confidenza mischierà le carte
tanto da non far capire mai
qual è il punto di confine.
Questo è il senso d’innamoramento
già perfetto;
questo è il punto da cui inizia
tutto quanto.
Mi sento appesa ad un filo
in mezzo ad un temporale,
ed aspetto
che a salvarmi
passi tu.
Non posso sognarti:
voglio viverti davvero.
Ilenia Baselice
Seconda B
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Le poesie: "Cielo"
Cielo
Il cielo ruba gli occhi,
ruba lo sguardo.
Il cielo è un insieme di nuvole
azzurre e bianche:splendide.
Il cielo insegna ad amare;
ci fa stare in allegria
ed è una scia
d’amore.
Apri la porta del cielo:
ti perderai
nell’immenso
Imma Ingenito
________________________________________
Cielo
Vorrei essere in un campo
sdraiato su di un prato
all’ombra di una quercia
cullato dal caldo del vento
guardando l’immenso cielo
che mi fa chiudere gli occhi
e mi lascia sognare
Giovanni Vollaro
________________________________________
Cielo
Un’intensa macchia azzurra
immensa
si apre all’occhio esterrefatto
di chi l’osserva
Macchiata appena
appena
da sfumature
bianche e dense
che vagano guidate
dal vento che le attira
come per gioco
verso la luce forte
del sole
fonte di vita, di calore
e di allegria.
Un sollievo interiore
che resuscita l’anima,
così come il sentire
di prima
Nunzio Annunziata
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Il cielo ruba gli occhi,
ruba lo sguardo.
Il cielo è un insieme di nuvole
azzurre e bianche:splendide.
Il cielo insegna ad amare;
ci fa stare in allegria
ed è una scia
d’amore.
Apri la porta del cielo:
ti perderai
nell’immenso
Imma Ingenito
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Cielo
Vorrei essere in un campo
sdraiato su di un prato
all’ombra di una quercia
cullato dal caldo del vento
guardando l’immenso cielo
che mi fa chiudere gli occhi
e mi lascia sognare
Giovanni Vollaro
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Cielo
Un’intensa macchia azzurra
immensa
si apre all’occhio esterrefatto
di chi l’osserva
Macchiata appena
appena
da sfumature
bianche e dense
che vagano guidate
dal vento che le attira
come per gioco
verso la luce forte
del sole
fonte di vita, di calore
e di allegria.
Un sollievo interiore
che resuscita l’anima,
così come il sentire
di prima
Nunzio Annunziata
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giovedì 6 maggio 2010
Le poesie: "Vorrei vivere addormentato"
Vorrei vivere addormentato
Vorrei vivere addormentato
per percorrere il passato
riandando ai bei momenti
senza negare i brutti eventi
Vorrei vivere addormentato
anche per correre a perdifiato
lottando contro il tempo
che corre veloce come un lampo
Ma, poi, ritorno a questo presente
anche se non mi dà niente
Salvatore De Vivo
________________________________________
Vorrei vivere addormentato
Io vorrei vivere addormentata
dentro il dolce rumore della vita
per evitare di udire dolori,
per evitare i tanti orrori
io vorrei vivere addormentata
per poi risvegliarmi e
godere i dolci piaceri
della vita
Annarosaria Falciano
Seconda A
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Vorrei vivere addormentato
per percorrere il passato
riandando ai bei momenti
senza negare i brutti eventi
Vorrei vivere addormentato
anche per correre a perdifiato
lottando contro il tempo
che corre veloce come un lampo
Ma, poi, ritorno a questo presente
anche se non mi dà niente
Salvatore De Vivo
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Vorrei vivere addormentato
Io vorrei vivere addormentata
dentro il dolce rumore della vita
per evitare di udire dolori,
per evitare i tanti orrori
io vorrei vivere addormentata
per poi risvegliarmi e
godere i dolci piaceri
della vita
Annarosaria Falciano
Seconda A
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Le poesie: "Il mare"
Il mare
Il mare s’infrange
sugli scogli in una notte
d’estate.
L’acqua è fresca come l’aria
che ondeggia fra gli scogli.
Un odore di sale
si diffonde per il paese.
Da lontano s’intravedono
pescherecci che oscillano
sul mare
come moscerini danzanti
Mario Belmonte
________________________________________
Il mare
In estate, quando il mare
è chiaro, intenso,
penso ai momenti più
belli della mia vita
L’aria fresca che mi sfiora
i capelli, mentre il sole
si specchia sull’acqua:
i miei occhi vedono
un luminoso spettacolo
Federica Odierna
________________________________________
Il mare
Una sfumatura azzurra,
una distesa arancione nel tramonto
di una fresca giornata d’estate.
Soffici onde vanno calme
qualche volta
a coprirlo
Francesco Amato
________________________________________
Il mare
Il mare ci sussurra
in una notte stellata
la leggerezza delle sue acque.
La luna in essa si specchia
bianca come un lenzuolo
e regala attimi
di emozione
Elisa Cesarano
Seconda D
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Il mare s’infrange
sugli scogli in una notte
d’estate.
L’acqua è fresca come l’aria
che ondeggia fra gli scogli.
Un odore di sale
si diffonde per il paese.
Da lontano s’intravedono
pescherecci che oscillano
sul mare
come moscerini danzanti
Mario Belmonte
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Il mare
In estate, quando il mare
è chiaro, intenso,
penso ai momenti più
belli della mia vita
L’aria fresca che mi sfiora
i capelli, mentre il sole
si specchia sull’acqua:
i miei occhi vedono
un luminoso spettacolo
Federica Odierna
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Il mare
Una sfumatura azzurra,
una distesa arancione nel tramonto
di una fresca giornata d’estate.
Soffici onde vanno calme
qualche volta
a coprirlo
Francesco Amato
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Il mare
Il mare ci sussurra
in una notte stellata
la leggerezza delle sue acque.
La luna in essa si specchia
bianca come un lenzuolo
e regala attimi
di emozione
Elisa Cesarano
Seconda D
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Le poesie: "Se questo è un uomo"
Se questo è un uomo
Considerate un uomo
che vive per strada
deriso, ignorato,
che solo qualche volta
viene aiutato.
Soffre di fame
soffre del nulla
che gli appartiene
Considerate se può
dirsi
ancora un uomo….
Federica Odierna
________________________________________
Se questo è un uomo
Considerate un uomo
che vive per strada
deriso, ignorato,
che solo qualche volta
viene aiutato.
Soffre di fame
soffre del nulla
che gli appartiene
Considerate se può
dirsi
ancora un uomo….
Federica Odierna
________________________________________
Se questo è un uomo
Considerate se questo è un uomo:
che vive al freddo sotto i cartoni
senza coperte, senza un guanciale
nella miseria più totale
senza l’affetto di una famiglia
senza nessuno con cui parlare
convinto, dalle disgrazie della vita,
di non poter più amare.
Considerate se questo è un uomo
privato dall’istruzione
negato alla cultura degli altri
perché non riconosciuto nelle sua
Pensate se può essere giusto
che così sia…
Ferdinando Polichetti
________________________________________
Se questo è un uomo
Considerate se può dirsi
un uomo
chi al proprio bambino
non può dare niente
né un pezzo di pane
né un bel colore
né un bel foglio
da disegnare.
Considerate se questi possono
dirsi dei veri bambini
che vagano nudi nel fango
possibili prede di ogni pericolo.
Noi che siamo bambini normali
impariamo ad apprezzare
il bene che abbiamo
Francesca Dolgetta
Seconda C
________________________________________
Se questo è un uomo
Voi che vivete con i vostri cari
in una casa dignitosa
senza paure e senza ansie
aprite il cuore e riflettete
se questo è un uomo:
che vive senza un tetto
con l’angoscia del futuro
che non ha gioia
nel continuare la propria vita.
Questo non può essere considerato un uomo,
perché un uomo ha diritti fondamentali
che, senza vergogna,
gli vengono negati
Giuseppe De Filippo
________________________________________
Se questo è un uomo
Se questo è un uomo
senza un nome,
senza cognome,
senza il calore e l’amore
di una famiglia.
Se questo è un uomo
senza memoria,
senza libertà
sfruttato nel lavoro più duro.
Pensate se costui
può dirsi un uomo….
Imma Ingenito ed Antonella
________________________________________
Se questo è un uomo
Ditemi voi
se questo può essere
considerato ancora un uomo:
vive solo e senza famiglia
nel tormento
e senza alcun appiglio
Vive in un campo
da rifugiato, poco lontano
da un campo minato.
Vede lingue di fuoco
nel cielo oscuro
sente boati
che squarciano mura
Ha visto cadere
tanti suoi amici:
non ha più lacrime
per piangerli
e nel cuore solo tanta
paura
Mafalda Monteleone
_______________________________________
Se questo è un uomo
Voi che vivete nell’abbraccio
caldo dei vostri cari
in un clima di tranquilla
armonia
aprite gli occhi agli altri
che non vivono come voi.
Pensate a chi vive
nel buio del dolore
la propria vita.
Pensate se questo può dirsi
un uomo
che non può progettare
le ore
che conosce i morsi della
fame
che viene deriso e, qualche volta,
persino ucciso.
Se questo è un uomo…
Nunzio Annunziata
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Considerate un uomo
che vive per strada
deriso, ignorato,
che solo qualche volta
viene aiutato.
Soffre di fame
soffre del nulla
che gli appartiene
Considerate se può
dirsi
ancora un uomo….
Federica Odierna
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Se questo è un uomo
Considerate un uomo
che vive per strada
deriso, ignorato,
che solo qualche volta
viene aiutato.
Soffre di fame
soffre del nulla
che gli appartiene
Considerate se può
dirsi
ancora un uomo….
Federica Odierna
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Se questo è un uomo
Considerate se questo è un uomo:
che vive al freddo sotto i cartoni
senza coperte, senza un guanciale
nella miseria più totale
senza l’affetto di una famiglia
senza nessuno con cui parlare
convinto, dalle disgrazie della vita,
di non poter più amare.
Considerate se questo è un uomo
privato dall’istruzione
negato alla cultura degli altri
perché non riconosciuto nelle sua
Pensate se può essere giusto
che così sia…
Ferdinando Polichetti
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Se questo è un uomo
Considerate se può dirsi
un uomo
chi al proprio bambino
non può dare niente
né un pezzo di pane
né un bel colore
né un bel foglio
da disegnare.
Considerate se questi possono
dirsi dei veri bambini
che vagano nudi nel fango
possibili prede di ogni pericolo.
Noi che siamo bambini normali
impariamo ad apprezzare
il bene che abbiamo
Francesca Dolgetta
Seconda C
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Se questo è un uomo
Voi che vivete con i vostri cari
in una casa dignitosa
senza paure e senza ansie
aprite il cuore e riflettete
se questo è un uomo:
che vive senza un tetto
con l’angoscia del futuro
che non ha gioia
nel continuare la propria vita.
Questo non può essere considerato un uomo,
perché un uomo ha diritti fondamentali
che, senza vergogna,
gli vengono negati
Giuseppe De Filippo
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Se questo è un uomo
Se questo è un uomo
senza un nome,
senza cognome,
senza il calore e l’amore
di una famiglia.
Se questo è un uomo
senza memoria,
senza libertà
sfruttato nel lavoro più duro.
Pensate se costui
può dirsi un uomo….
Imma Ingenito ed Antonella
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Se questo è un uomo
Ditemi voi
se questo può essere
considerato ancora un uomo:
vive solo e senza famiglia
nel tormento
e senza alcun appiglio
Vive in un campo
da rifugiato, poco lontano
da un campo minato.
Vede lingue di fuoco
nel cielo oscuro
sente boati
che squarciano mura
Ha visto cadere
tanti suoi amici:
non ha più lacrime
per piangerli
e nel cuore solo tanta
paura
Mafalda Monteleone
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Se questo è un uomo
Voi che vivete nell’abbraccio
caldo dei vostri cari
in un clima di tranquilla
armonia
aprite gli occhi agli altri
che non vivono come voi.
Pensate a chi vive
nel buio del dolore
la propria vita.
Pensate se questo può dirsi
un uomo
che non può progettare
le ore
che conosce i morsi della
fame
che viene deriso e, qualche volta,
persino ucciso.
Se questo è un uomo…
Nunzio Annunziata
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Oggi divento...
Oggi divento…
Il rosso del sangue versato da un soldato, il rosso delle rose profumate e del fuoco ardente.
Oggi divento il rosso del tramonto della sera
Oggi sono una farfalla che vola nell’azzurro del cielo, trattenendo il profumo del vento e dipingendo con le mie ali i colori dell’arcobaleno. Volando, volando mi poserò sui fiori, ascoltando la gioia del mondo
Se fossi una stella cadrei dal cielo per posarmi su un petalo di rosa e starei lì ore ed ore, per ascoltare il vento. Se un giorno quel petalo si spezzasse, ritornerei dalle mie sorelle in cielo…
Oggi divento la neve, bianca, che cade d’inverno, soffice e delicata al tatto. Oggi divento la neve, silenziosa, nella sua discesa; divento la neve intrisa dal profumo dell’acqua…
Oggi divento l’acqua pura e trasparente che rigenera il corpo. Sono l’acqua che scorre fra le rocce e che cattura la tua immagine. Sono l’acqua che riflette la luce del sole trasformandola in raggi dai mille colori
Oggi sono il blu come l’intenso colore del mare che si disperde all’orizzonte e si rinfranca sugli scogli. Sono il blu che si inoltra tra le nuvole, lontane dal sole. Sono il blu della sublime auto di mio zio; sono il blu del gelato al puffo che fuoriesce dal cono di un bambino. Sono il blu come l’acqua che disseta un viaggiatore, al suono della risacca.
Sono il blu che si riversa , certe volte, nei pensieri di noi tutti
Sono il giallo della stella che di notte illumina il cielo affiancandosi alla luna. Sono il giallo della mimosa che profuma intensamente emanando la sua bellezza. Sono il giallo delle spighe di grano mosse dal soffice vento…
Sono il bianco della neve che riveste le montagne.
Sono il bianco delle nuvole che donano colore al cielo. Il bianco del latte che aiuta un nuovo risveglio e delle margherite che annunciano un nuovo amore. Sono il bianco del vino che rallegra ogni tavola e della luna che accudisce la terra notturna. Sono il bianco allegro che contrasta il buio tenebroso. Sono il bianco delle nostre menti quando siamo stanchi. Sono il bianco della goccia di neve che si scioglie sui prati. Sono il bianco del dolce ventre delle pecore. Sono il bianco che possiede l’aria; sono il bianco del paradiso e del soffitto. Sono il bianco di questo foglio su cui scrivo….
Oggi sono la felicità che gioca nel prato e che nuota insieme ai delfini. Aiuto chiunque a ridere e mi stendo sulla bocca di vecchi e di bambini. Sono la felicità che vibra fra le corde di un violino…
Oggi mi sento la rabbia che avverti nelle viscere e che sale in gola per poi scoppiare, appena si presenta l’occasione. Per me, tutto è sbagliato. Ti prendo e ti induco a litigare e tu lasci fare, in modo che io possa assalirti senza difficoltà. Mi sentirai forte batterti nel cuore e quando, finalmente, avrai litigato con qualcuno o rotto qualcosa, non avrai concluso niente, magari ti sarai anche fatto male. E’ questo il mio scopo, perciò ti posseggo e ti tengo prigioniero.
I ragazzi del corso
Il rosso del sangue versato da un soldato, il rosso delle rose profumate e del fuoco ardente.
Oggi divento il rosso del tramonto della sera
Oggi sono una farfalla che vola nell’azzurro del cielo, trattenendo il profumo del vento e dipingendo con le mie ali i colori dell’arcobaleno. Volando, volando mi poserò sui fiori, ascoltando la gioia del mondo
Se fossi una stella cadrei dal cielo per posarmi su un petalo di rosa e starei lì ore ed ore, per ascoltare il vento. Se un giorno quel petalo si spezzasse, ritornerei dalle mie sorelle in cielo…
Oggi divento la neve, bianca, che cade d’inverno, soffice e delicata al tatto. Oggi divento la neve, silenziosa, nella sua discesa; divento la neve intrisa dal profumo dell’acqua…
Oggi divento l’acqua pura e trasparente che rigenera il corpo. Sono l’acqua che scorre fra le rocce e che cattura la tua immagine. Sono l’acqua che riflette la luce del sole trasformandola in raggi dai mille colori
Oggi sono il blu come l’intenso colore del mare che si disperde all’orizzonte e si rinfranca sugli scogli. Sono il blu che si inoltra tra le nuvole, lontane dal sole. Sono il blu della sublime auto di mio zio; sono il blu del gelato al puffo che fuoriesce dal cono di un bambino. Sono il blu come l’acqua che disseta un viaggiatore, al suono della risacca.
Sono il blu che si riversa , certe volte, nei pensieri di noi tutti
Sono il giallo della stella che di notte illumina il cielo affiancandosi alla luna. Sono il giallo della mimosa che profuma intensamente emanando la sua bellezza. Sono il giallo delle spighe di grano mosse dal soffice vento…
Sono il bianco della neve che riveste le montagne.
Sono il bianco delle nuvole che donano colore al cielo. Il bianco del latte che aiuta un nuovo risveglio e delle margherite che annunciano un nuovo amore. Sono il bianco del vino che rallegra ogni tavola e della luna che accudisce la terra notturna. Sono il bianco allegro che contrasta il buio tenebroso. Sono il bianco delle nostre menti quando siamo stanchi. Sono il bianco della goccia di neve che si scioglie sui prati. Sono il bianco del dolce ventre delle pecore. Sono il bianco che possiede l’aria; sono il bianco del paradiso e del soffitto. Sono il bianco di questo foglio su cui scrivo….
Oggi sono la felicità che gioca nel prato e che nuota insieme ai delfini. Aiuto chiunque a ridere e mi stendo sulla bocca di vecchi e di bambini. Sono la felicità che vibra fra le corde di un violino…
Oggi mi sento la rabbia che avverti nelle viscere e che sale in gola per poi scoppiare, appena si presenta l’occasione. Per me, tutto è sbagliato. Ti prendo e ti induco a litigare e tu lasci fare, in modo che io possa assalirti senza difficoltà. Mi sentirai forte batterti nel cuore e quando, finalmente, avrai litigato con qualcuno o rotto qualcosa, non avrai concluso niente, magari ti sarai anche fatto male. E’ questo il mio scopo, perciò ti posseggo e ti tengo prigioniero.
I ragazzi del corso
I limerik
La Bambina
C’era una bambina di Torino
che aveva un vestito carino,
comprò un serpente
munito di un dente
Quella strana bambina di Torino.
Nunzio Annunziata
Un dottore bavarese
C’era un dottore Bavarese
che parlava bene il francese.
Un giorno si decise
ed in cammin si mise.
Ah! Quel poliglotta di un dottore bavarese
Nunzio Annunziata
Il vecchio di Milano
C’era un vecchio di Milano
Che aveva un aspetto strano.
Un dì, però, scappò
E stette via un po’.
Quel vecchio strampalato di Milano
Nunzio Annunziata
Il bimbo matto
C’era un bimbo tutto matto
Che un giorno vide un gatto
Lo prese e lo portò
sul monte di Momò.
Così fece quel bimbo tutto matto
Federica Odierna
Il vecchio di Messina
C’era un vecchio di Messina
che amava la pastina
di giorno mangiava
e di notte cantava
Quello strano vecchio di Messina
Pasqualina Fagiano
LIMERICK
Il vecchio sarnese
C’era un vecchio sarnese
che parlava il dialetto pugliese
Si recò al mercato
voleva lì essere imbarcato
Povero sognatore di un vecchio sarnese
Giuseppe De Filippo
L’asino di San Faustino
C’era un asino di S.Faustino
Che amava portare il codino
Cadde in un vallone
Insieme ad un pavone
Povero svampito asino di S.Faustino
Giuseppe De Filippo
Il colore
C’era una volta un colore
che metteva su di umore
i bambini sorrider faceva
ed allegria trasmetteva
Che bel colore, il colore dell’amore
Ilenia Baselice
Il contadino
Un contadino veniva da Milano
Con una bolla sulla mano
Dal dottore andò per curarsi
ma finì per ammalarsi
Sfortunato quel contadino di Milano
Giovanni Vollaro
Il signore ed il gatto
C’era un signore davvero matto
che se la prendeva sempre col gatto
ma quello un giorno lo graffiò
e all’ospedale lo mandò
Quello sventurato d’un matto
Amato Francesco
La signora di Aquisgrano
C’era una vecchia signora di Aquisgrana
alta poco più di un nano
indossava gonne nere
ed amava dire cose vere
Quella sincera vecchia di Aquisgrana
Elisa Cesarano
Il ragazzo di Pechino
C’era un ragazzo di Pechino
che dormiva sul motorino
passava il tempo a sognare
non curandosi di mangiare.
Quel dormiglione di un ragazzo di Pechino
Federica De Filippo
Il pilota
C’era un pilota di formula uno
Che era davvero un numero uno
Ma un dì diventò lento
e creò un po’ di scontento
Sfigato pilota di formula uno
Nunzio Squillante
La ragazza di Forlì
C’era una ragazza di Forlì
che diceva sempre di sì
Un giorno stava cucendo
E con l’ago si pizzicò il mento
Quella sbadata ragazza di Forlì
Nunzio Squillante
La bruttina
C’era una donna molto bruttina
che si svegliava tardi di mattina
in intelligenza non brillava
ma con la fantasia volava
Quella sognatrice signora bruttina
Mafalda Monteleone
Il chitarrista
C’è un chitarrista a Primavalle
Che porta la chitarra sulle spalle
Si esibisce per la strada
indossando una giacca di Prada
Quello stravagante chitarrista di Primavalle
Salvatore De Vivo
Il Palermitano
C’era un vecchio palermitano
Che teneva bloccata una mano
Un giorno si mise a pregare
e non stette più a cantare
Quel fiducioso vecchio palermitano
Ferdinando Polichetti
Il barbuto
C’era un vecchio assai barbuto
che non faceva mai un saluto
aveva un viso pallido
e viveva in un basso squallido
Povero scorbutico d’un vecchio barbuto
Dolgetta Francesca
Il tifoso
C’era un tifoso juventino
dal corpo assai piccolino
amava giocare
ed anche molto scartare
Quel mingherlino di tifoso juventino
Annarosaria Falciano
C’era una bambina di Torino
che aveva un vestito carino,
comprò un serpente
munito di un dente
Quella strana bambina di Torino.
Nunzio Annunziata
Un dottore bavarese
C’era un dottore Bavarese
che parlava bene il francese.
Un giorno si decise
ed in cammin si mise.
Ah! Quel poliglotta di un dottore bavarese
Nunzio Annunziata
Il vecchio di Milano
C’era un vecchio di Milano
Che aveva un aspetto strano.
Un dì, però, scappò
E stette via un po’.
Quel vecchio strampalato di Milano
Nunzio Annunziata
Il bimbo matto
C’era un bimbo tutto matto
Che un giorno vide un gatto
Lo prese e lo portò
sul monte di Momò.
Così fece quel bimbo tutto matto
Federica Odierna
Il vecchio di Messina
C’era un vecchio di Messina
che amava la pastina
di giorno mangiava
e di notte cantava
Quello strano vecchio di Messina
Pasqualina Fagiano
LIMERICK
Il vecchio sarnese
C’era un vecchio sarnese
che parlava il dialetto pugliese
Si recò al mercato
voleva lì essere imbarcato
Povero sognatore di un vecchio sarnese
Giuseppe De Filippo
L’asino di San Faustino
C’era un asino di S.Faustino
Che amava portare il codino
Cadde in un vallone
Insieme ad un pavone
Povero svampito asino di S.Faustino
Giuseppe De Filippo
Il colore
C’era una volta un colore
che metteva su di umore
i bambini sorrider faceva
ed allegria trasmetteva
Che bel colore, il colore dell’amore
Ilenia Baselice
Il contadino
Un contadino veniva da Milano
Con una bolla sulla mano
Dal dottore andò per curarsi
ma finì per ammalarsi
Sfortunato quel contadino di Milano
Giovanni Vollaro
Il signore ed il gatto
C’era un signore davvero matto
che se la prendeva sempre col gatto
ma quello un giorno lo graffiò
e all’ospedale lo mandò
Quello sventurato d’un matto
Amato Francesco
La signora di Aquisgrano
C’era una vecchia signora di Aquisgrana
alta poco più di un nano
indossava gonne nere
ed amava dire cose vere
Quella sincera vecchia di Aquisgrana
Elisa Cesarano
Il ragazzo di Pechino
C’era un ragazzo di Pechino
che dormiva sul motorino
passava il tempo a sognare
non curandosi di mangiare.
Quel dormiglione di un ragazzo di Pechino
Federica De Filippo
Il pilota
C’era un pilota di formula uno
Che era davvero un numero uno
Ma un dì diventò lento
e creò un po’ di scontento
Sfigato pilota di formula uno
Nunzio Squillante
La ragazza di Forlì
C’era una ragazza di Forlì
che diceva sempre di sì
Un giorno stava cucendo
E con l’ago si pizzicò il mento
Quella sbadata ragazza di Forlì
Nunzio Squillante
La bruttina
C’era una donna molto bruttina
che si svegliava tardi di mattina
in intelligenza non brillava
ma con la fantasia volava
Quella sognatrice signora bruttina
Mafalda Monteleone
Il chitarrista
C’è un chitarrista a Primavalle
Che porta la chitarra sulle spalle
Si esibisce per la strada
indossando una giacca di Prada
Quello stravagante chitarrista di Primavalle
Salvatore De Vivo
Il Palermitano
C’era un vecchio palermitano
Che teneva bloccata una mano
Un giorno si mise a pregare
e non stette più a cantare
Quel fiducioso vecchio palermitano
Ferdinando Polichetti
Il barbuto
C’era un vecchio assai barbuto
che non faceva mai un saluto
aveva un viso pallido
e viveva in un basso squallido
Povero scorbutico d’un vecchio barbuto
Dolgetta Francesca
Il tifoso
C’era un tifoso juventino
dal corpo assai piccolino
amava giocare
ed anche molto scartare
Quel mingherlino di tifoso juventino
Annarosaria Falciano
Le poesie: "Il lampo"
Il lampo
Il firmamento si illuminò
improvvisamente:
una luce abbagliante
sottrasse alla campagna
la sua tranquilla e tacita
oscurità.
La villa del centro
si oppose alle tenebre
con una luce buia
che poi si fece
candida, bianca.
I campi fioriti,
come quelli incolti
si schierarono verso
quel bagliore folgorante.
Mostrarono così i loro colori
vivaci
che squarciarono le tenebra
in un unico istante
Nunzio Annunziata
________________________________________
Il lampo
Di notte apparve un lampo;
con la sua luce accecò gli occhi
della gente.
Sembrava separare il cielo
in due.
Trafiggendomi il cuore
piombò un tuono
che annunciava un temporale
Antonella Tortora
________________________________________
Il lampo
Il cielo e la terra mostrarono
ciò che erano:
la terra impaurita ed indifesa;
il cielo sovrano, onnipotente:
bianca bianca
una casa apparve e scomparve
sotto la luce del lampo
Elisa Cesarano
Seconda D
________________________________________
Il lampo
Il lampo piovuto dal cielo
arrivato sulla terra
colpisce una casa piccola
ricolma d’amore, di gioia, di canti.
Svanì nell’immediato
tutta quella pace
Francesca Dolgetta
________________________________________
Il lampo
Il cielo si squarciò:
un brivido caldo
in un attimo illuminò
tutto
nell’oscurità tenebrosa
della notte
Ilenia Baselice
Seconda B
________________________________________
Il lampo
Un lampo nella notte
tempestosa
imbianca una capanna oscura
Un brivido percorre la terra
di campagna;
nell’umido gli odori della pioggia
si risvegliano
Mario Belmonte
Seconda B
________________________________________
Il lampo
Le tenebre per un attimo
cessarono: un bianco angelico
prese vita
come un disegno antico
che piano poi sfumò
in un grigio sfolgorante
Monica Vollaro
________________________________________
Il lampo
D’inverno o d’estate
subitaneo
come un battito di ciglia
si presenta il bianco lampo.
Sembra un faro che orienta
le navi.
Quando appare il cielo in due si apre.
Segue subito dopo lo squarcio
un rumore infernale
Nunzio Squillante
Seconda D
________________________________________
Il lampo
Il lampo si mostrò per ciò che era
nella notte buia.
Il cielo oscuro ad un tratto
si illuminò
e apparve una casetta piccola
ricoperta di neve.
Dopo un po’ sparì e ritornò
il buio della notte nera
Federica Odierna
Seconda E
________________________________________
Il lampo
Il lampo accecante illumina
il cielo oscuro
che raggela
il silenzio del mio tempo
Salvatore De Vivo
________________________________________
Il firmamento si illuminò
improvvisamente:
una luce abbagliante
sottrasse alla campagna
la sua tranquilla e tacita
oscurità.
La villa del centro
si oppose alle tenebre
con una luce buia
che poi si fece
candida, bianca.
I campi fioriti,
come quelli incolti
si schierarono verso
quel bagliore folgorante.
Mostrarono così i loro colori
vivaci
che squarciarono le tenebra
in un unico istante
Nunzio Annunziata
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Il lampo
Di notte apparve un lampo;
con la sua luce accecò gli occhi
della gente.
Sembrava separare il cielo
in due.
Trafiggendomi il cuore
piombò un tuono
che annunciava un temporale
Antonella Tortora
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Il lampo
Il cielo e la terra mostrarono
ciò che erano:
la terra impaurita ed indifesa;
il cielo sovrano, onnipotente:
bianca bianca
una casa apparve e scomparve
sotto la luce del lampo
Elisa Cesarano
Seconda D
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Il lampo
Il lampo piovuto dal cielo
arrivato sulla terra
colpisce una casa piccola
ricolma d’amore, di gioia, di canti.
Svanì nell’immediato
tutta quella pace
Francesca Dolgetta
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Il lampo
Il cielo si squarciò:
un brivido caldo
in un attimo illuminò
tutto
nell’oscurità tenebrosa
della notte
Ilenia Baselice
Seconda B
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Il lampo
Un lampo nella notte
tempestosa
imbianca una capanna oscura
Un brivido percorre la terra
di campagna;
nell’umido gli odori della pioggia
si risvegliano
Mario Belmonte
Seconda B
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Il lampo
Le tenebre per un attimo
cessarono: un bianco angelico
prese vita
come un disegno antico
che piano poi sfumò
in un grigio sfolgorante
Monica Vollaro
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Il lampo
D’inverno o d’estate
subitaneo
come un battito di ciglia
si presenta il bianco lampo.
Sembra un faro che orienta
le navi.
Quando appare il cielo in due si apre.
Segue subito dopo lo squarcio
un rumore infernale
Nunzio Squillante
Seconda D
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Il lampo
Il lampo si mostrò per ciò che era
nella notte buia.
Il cielo oscuro ad un tratto
si illuminò
e apparve una casetta piccola
ricoperta di neve.
Dopo un po’ sparì e ritornò
il buio della notte nera
Federica Odierna
Seconda E
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Il lampo
Il lampo accecante illumina
il cielo oscuro
che raggela
il silenzio del mio tempo
Salvatore De Vivo
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