lunedì 17 maggio 2010

La prof. ssa Pina Esposito si racconta...

Sono tanti gli anni che ho vissuto fra i banchi, conoscendo tanti alunni con cui ho condiviso ansie, speranze, penetrando il loro vissuto ed invece di stancarmi, mi sento sempre più contagiata dal “sano virus” del fare scuola.
Ciò mi ha indotto ad aprirmi al confronto anche con altre situazioni, sperimentando nuovi contesti scolastici, per “entrare” da docente esterna in scenari diversi da quelli vissuti nel mio quotidiano. Spinta da ciò, dopo aver effettuato plurime attività in molti PON, intervenendo sulle competenze della lingua madre, sono arrivata alla Baccelli caricata dal consueto interesse, come mi capita ogni volta che mi impatto in “sguardi” nuovi.
Sin dal primo incontro organizzativo, convocato dal Dirigente, mi sono resa conto della totale efficienza di questa istituzione scolastica, in quanto ho potuto, nell’immediato, cogliere la mission educativa e formativa che sta a fondamento in ogni soggetto della Baccelli, come elemento vivo e propulsivo, assai lontano da vuoti formalismi.
Che tutto ciò fosse autentico e non mera impressione estemporanea, l’ho potuto riscontrare e verificare nel momento in cui ho conosciuto il gruppo dei corsisti, ragazzi assai motivati e seri che, si vede, risentono favorevolmente del sano contesto in cui si stanno formando.
Mi sono sentita, in ogni incontro, gratificata e felice perché ciò che avevo programmato nel progetto inviato alla scuola, diventava fatto concreto; nulla si è vanificato di quanto preventivato e se è stato possibile, lo si deve a loro: gli alunni. Essi sono stati i veri protagonisti del PON ed io, affiancata da due validissime docenti interne, ho visto compiersi “il miracolo” di vederli all’opera.
Volevo che cogliessero la valenza del testo poetico che, nel suo insieme si presenta come intessuto da trame fitte di sonorità, musicalità, rime che danno suoni carichi di significati, fino poi a saper “fare poesia” ed insieme ci siamo riusciti. Non era né facile, né scontato, ma io sapevo che, fornendo gli stimoli giusti, si potevano alimentare sentimenti forti che, uniti alla consapevolezza delle tecniche sottese alla poesia, potessero dare risultati credibili.
Infatti, proponendo alcune poesie di Ungaretti, Pascoli,Levi, De Andrè ed di altri importanti poeti del Novecento, non solo abbiamo affrontato temi di rilievo come la guerra o l’annullamento dell’individuo e della sua dignità umana o della bellezza della natura, ma ci siamo anche introdotti, immergendoci nel testo poetico, per coglierne la struttura e la sua peculiare bellezza. I ragazzi, quando sono stati sollecitati a comporre poesie, hanno risposto con entusiasmo, mostrando capacità ed anche competenze molto soddisfacenti. Hanno rivissuto i temi trattati, rivisitandoli alla luce delle proprie intime emozioni, muovendo le proprie corde, in un connubio perfetto, dove il razionale ha saputo sapientemente coniugarsi con l’emozionale. In pochi versi, tutti i ragazzi, tutti non uno in meno, hanno riversato un pezzetto del loro cuore che ora pulsa in questo PON, insieme al mio…

Pina Esposito

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