giovedì 6 maggio 2010

Oggi divento...

Oggi divento…

Il rosso del sangue versato da un soldato, il rosso delle rose profumate e del fuoco ardente.
Oggi divento il rosso del tramonto della sera

Oggi sono una farfalla che vola nell’azzurro del cielo, trattenendo il profumo del vento e dipingendo con le mie ali i colori dell’arcobaleno. Volando, volando mi poserò sui fiori, ascoltando la gioia del mondo

Se fossi una stella cadrei dal cielo per posarmi su un petalo di rosa e starei lì ore ed ore, per ascoltare il vento. Se un giorno quel petalo si spezzasse, ritornerei dalle mie sorelle in cielo…

Oggi divento la neve, bianca, che cade d’inverno, soffice e delicata al tatto. Oggi divento la neve, silenziosa, nella sua discesa; divento la neve intrisa dal profumo dell’acqua…

Oggi divento l’acqua pura e trasparente che rigenera il corpo. Sono l’acqua che scorre fra le rocce e che cattura la tua immagine. Sono l’acqua che riflette la luce del sole trasformandola in raggi dai mille colori

Oggi sono il blu come l’intenso colore del mare che si disperde all’orizzonte e si rinfranca sugli scogli. Sono il blu che si inoltra tra le nuvole, lontane dal sole. Sono il blu della sublime auto di mio zio; sono il blu del gelato al puffo che fuoriesce dal cono di un bambino. Sono il blu come l’acqua che disseta un viaggiatore, al suono della risacca.
Sono il blu che si riversa , certe volte, nei pensieri di noi tutti

Sono il giallo della stella che di notte illumina il cielo affiancandosi alla luna. Sono il giallo della mimosa che profuma intensamente emanando la sua bellezza. Sono il giallo delle spighe di grano mosse dal soffice vento…

Sono il bianco della neve che riveste le montagne.
Sono il bianco delle nuvole che donano colore al cielo. Il bianco del latte che aiuta un nuovo risveglio e delle margherite che annunciano un nuovo amore. Sono il bianco del vino che rallegra ogni tavola e della luna che accudisce la terra notturna. Sono il bianco allegro che contrasta il buio tenebroso. Sono il bianco delle nostre menti quando siamo stanchi. Sono il bianco della goccia di neve che si scioglie sui prati. Sono il bianco del dolce ventre delle pecore. Sono il bianco che possiede l’aria; sono il bianco del paradiso e del soffitto. Sono il bianco di questo foglio su cui scrivo….

Oggi sono la felicità che gioca nel prato e che nuota insieme ai delfini. Aiuto chiunque a ridere e mi stendo sulla bocca di vecchi e di bambini. Sono la felicità che vibra fra le corde di un violino…

Oggi mi sento la rabbia che avverti nelle viscere e che sale in gola per poi scoppiare, appena si presenta l’occasione. Per me, tutto è sbagliato. Ti prendo e ti induco a litigare e tu lasci fare, in modo che io possa assalirti senza difficoltà. Mi sentirai forte batterti nel cuore e quando, finalmente, avrai litigato con qualcuno o rotto qualcosa, non avrai concluso niente, magari ti sarai anche fatto male. E’ questo il mio scopo, perciò ti posseggo e ti tengo prigioniero.

I ragazzi del corso

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